Incontro pubblico con la testimone di giustizia Piera Aiello e Umberto Lucentini, biografo di Paolo Borsellino, scrive per “Il Giornale di Sicilia” e per “L’espresso”,  il 12 dicembre 2012 presso la Corte Ospitale di Rubiera (Reggio Emilia).

Piera Aiello dopo il matrimonio ha scoperto il vero volto del marito: mafioso figlio di mafioso. Rimasta vedova, con una figlia di tre anni, ha deciso di ribellarsi all’omertà. L’ha sostenuta il procuratore Paolo Borsellino, che le ha trasmesso il coraggio per affrontare la vita nell’ambito di un programma di protezione. Attualmente Piera Aiello vive in una località segreta sotto un’altra identità.

A condurre l’incontro Jacopo della Porta, caporedattore di Parmaonline. La serata è stata introdotta da Elia Minari della redazione di Cortocircuito, web-tv e giornale studentesco indipendente di Reggio Emilia e del gruppo “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie”. L’assessore alla Cultura di Rubiera Emanuele Cavallaro e il presidente del consorzio sociale Oscar Romero Mauro Ponzi hanno fatto i saluti iniziali.

Evento organizzato dal Comune di Rubiera insieme al progetto “Percorsi di Cittadinanza e Legalità” del Consorzio Oscar Romero, curato da Rosa Frammartino e Mauro Ponzi.

16 lucentini ok

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