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Convegno del 4 dicembre nella Sala del Consiglio Comunale di Reggio Emilia

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convegno 4 dicembre 2015

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Il progetto antimafia “Ernesto” – link modificato

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Sabato 29 novembre: incontro con il Proc. antimafia di Reggio Calabria Gratteri e lo studioso di mafie Nicaso

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Sabato 29 novembre 2014 alle ore 17.30 al teatro Asioli di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, incontro aperto alla cittadinanza con ospiti:

Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria,

Antonio Nicaso, studioso e storico delle organizzazioni criminali, autore insieme al procuratore Gratteri di numerosi libri sulla ‘Ndrangheta, tra cui l’ultima opera dal titolo “Acqua santissima”.

Condurrà l’incontro: Elia Minari, coordinatore della redazione della web-tv Cortocircuto.

Introduzione di: Ilenia Malavasi, sindaco di Correggio.

Ingresso gratuito e libero. Non è possibile effettuare prenotazioni.

Iniziativa organizzata in collaborazione con il Comune di Correggio. Cura scientifica della dott.ssa Rosa Frammartino.

Il Teatro Asioli, che contiene quasi 500 persone, è in corso Camillo Benso Conte di Cavour a Coreggio (RE).

Per informazioni: inchieste@cortocircuito.re.it – www.cortocircuito.re.it

nicola gratteriNICOLA GRATTERI è impegnato da tanti anni in prima linea contro la ’Ndrangheta, la criminalità organizzata calabrese, dal 1989 vive sotto scorta ed è sfuggito a diversi attentati. Specializzatosi nella lotta al traffico internazionale di droga, ha contribuito alla cattura di oltre 120 latitanti. E’ stato titolare di inchieste che hanno portato alla decimazione dei vertici delle più importanti cosche, ha lavorato anche sulla strage di Duisburg, in Germania. Nicola Gratteri è il magistrato che conosce meglio le distorsioni che permettono alla ‘Ndrangheta di prosperare in tutto il mondo.

ANTONIO NICASO è uno dei massimi esperti di ‘Ndrangheta a livello internazionale. Insegna storia delle organizzazioni criminali negli Stati Uniti. Nel 1995 ha pubblicato “Global mafia”, un libro che per la prima volta ha introdotto e spiegato il concetto di partenariato criminale. Ha scritto, insieme al procuratore antimafia Nicola Gratteri, i libri “Fratelli di sangue” e “La Malapianta”, che hanno venduto più di 250.000 copie. L’ultimo libro “Acqua santissima” affronta i legami tra la ‘Ndrangheta e alcuni esponenti della Chiesa cattolica.

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7 novembre: incontro-intervista con i magistrati Caselli e Spataro

3 ottobre: incontro-intervista con il Procuratore Nazionale Antimafia

Alcuni incontri organizzati dall’associazione antimafia “Cortocircuito” di Reggio Emilia: foto e nomi

Pubblichiamo l’elenco delle principali personalità che l’associazione culturale antimafia Cortocircuito  (www.cortocircuito.re.it), nata nel 2009 a Reggio Emilia, ha ospitato. 

In fondo alla pagina, sono visualizzabili anche le foto di alcuni nostri incontri sui temi della legalità, della giustizia e del contrasto alle mafie e alla corruzione. Le conferenze e gli incontri pubblici realizzati da Cortocircuito, dall’anno 2009, sono stati oltre 460 (QUI maggiori informazioni).

– i magistrati: Nicola Gratteri (procuratore capo a Catanzaro), Nino Di Matteo (sostituto procuratore nazionale antimafia, già sostituto procuratore a Palermo), Roberto Scarpinato (procuratore generale a Palermo, già membro del pool antimafia con Falcone e Borsellino), Piercamillo Davigo (giudice della Corte suprema di Cassazione e già presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati), Franco Roberti (procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo), Pietro Grasso (già procuratore nazionale antimafia e giudice del maxi-processo di Palermo, presidente del Senato), Gherardo Colombo (già pm del pool “Mani Pulite” di Milano), Roberto Alfonso (procuratore generale a Milano, già procuratore capo a Bologna), Giancarlo Capaldo (già procuratore aggiunto a Roma, responsabile del pool antiterrorismo e del pool antimafia), Gian Carlo Caselli (già procuratore capo di Palermo e di Torino), Leonardo Guarnotta (già magistrato del pool antimafia di Palermo e presidente del Tribunale di Palermo), Gaetano Calogero Paci (procuratore aggiunto della DDA a Reggio Calabria), Francesco Del Bene (sostituto procuratore nazionale antimafia, già magistrato della DDA a Palermo), Sebastiano Ardita (membro del CSM, già procuratore aggiunto a Catania, già direttore dell’ufficio detenuti del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), Giuseppe Gennari (giudice del Tribunale di Milano), Mario Conte (giudice della Corte d’Appello di Palermo), Francesco Caruso (presidente del Tribunale di Bologna), Ignazio De Francisci (procuratore generale della Corte d’Appello di Bologna, già membro del pool antimafia con Falcone e Borsellino), Alessandra Dolci (procuratore aggiunto, responsabile della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano), Marco Mescolini (procuratore capo a Reggio Emilia, già magistrato della DDA di Bologna), Lucia Musti (procuratore capo a Modena, già magistrato della DDA di Bologna), Vito Zincani (già procuratore capo a Modena),  Alfonso D’Avino (procuratore capo a Parma, già magistrato della DDA di Napoli), Michele Corradino (commissario dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, già giudice del Consiglio di Stato),  Giovanni Kessler (già direttore dell’OLAF – Ufficio europeo antifrode), Elisabetta Pugliese (magistrato della DNA), Giorgia Spiri (sostituto procuratore a Palermo), Marco Imperato (sostituto procuratore a Bologna), Annamaria Casadonte (giudice del Tribunale di Reggio Emilia), Livio Pepino (già giudice della Corte suprema di Cassazione), Armando Spataro (procuratore capo a Torino),  Antonio Ingroia (già sostituto procuratore a Palermo), Giuseppe Ayala (pm del Maxi-processo di Palermo), Nicola Piacente (procuratore capo a Como), Alessandro Mancini (procuratore capo a Ravenna).

– i professori universitariValerio Onida (presidente emerito della Corte Costituzionale, presidente della Scuola Superiore della Magistratura, professore di diritto costituzionale dell’Università statale di Milano), Nando Dalla Chiesa (direttore dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università di Milano, professore dell’Università di Milano), Enzo Ciconte (storico della ‘ndrangheta, docente delle Università di Pavia e Roma Tre), Antonio Nicaso (autore di numerosi libri sulla ‘ndrangheta, professore presso Università statunitensi), Stefania Pellegrini (professoressa dell’Università di Bologna), Donatella Loprieno (costituzionalista dell’Università della Calabria), Luciano Corradini (professore dell’Università Roma Tre). Inoltre sono state organizzate altre iniziative in collaborazione con professori delle Università di Pavia, Parma, Verona, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Milano, Trento ecc. in particolare presso i Dipartimenti di Giurisprudenza e Scienze Giuridiche.

– i prefetti: Antonella De Miro (prefetto di Palermo), Raffaele Ruberto (prefetto di Caserta).

– i rappresentanti delle forze dell’ordineil poliziotto I.M.D. (sezione Catturandi della Squadra mobile di Palermo), il colonnello Paolo Zito (comandante della prima Brigata Mobile dei Carabinieri di Roma), il colonnello Valerio Giardina (comandante provinciale dei Carabinieri a Bologna, già capo del Ros a Reggio Calabria), Isabella Fusiello (questore di Trieste).

– Don Luigi Ciotti.

– i giornalisti: Attilio Bolzoni (giornalista del quotidiano “La Repubblica”), Gianluigi Nuzzi (giornalista televisivo e autore di “Vaticano Spa”), Giovanni Tizian (giornalista del settimanale “L’Espresso” e autore di libri sulla ‘ndrangheta), Carlo Lucarelli (scrittore e giornalista Rai), Maria Grazia Mazzola (giornalista di Palermo inviata speciale della Rai, autrice di reportage sulle mafie), Peter Gomez (direttore “Il fatto quotidiano.it” e coautore del libro “Mani pulite”), Goffredo Buccini (giornalista “Corriere della Sera” e autore di “L’Italia quaggiù”), Gianni Bianco (giornalista del Tg3 nazionale), Giammarco Sicuro (giornalista del Tg2 nazionale), Arcangelo Badolati (caposervizio “Gazzetta del Sud” e autore di “Banditi e schiave. I femminicidi”), Gianni Barbacetto (direttore di Omicron e autore di diversi libri sulla criminalità organizzata), Enrica Majo (inviata speciale Rai), Luca Ponzi (giornalista Rai e coautore del libro “Cibo Criminale”), Graziella Proto (stretta collaboratrice di Pippo Fava, giornalista ucciso da Cosa Nostra), Petra Reski (giornalista tedesca autrice di “Sulla strada per Corleone. Storie di mafia tra Italia e Germania”), Saverio Lodato (coautore del libro “Il patto sporco”), Umberto Lucentini (inviato “Giornale di Sicilia” e “L’Espresso”), Arnaldo Capezzuto (giornalista del Fatto Quotidiano e coautore del libro “Il Casalese”).

– i familiari di vittime di mafia: Maria Falcone (sorella del magistrato Giovanni Falcone, coautrice del libro “Giovanni Falcone un eroe solo”), Salvatore Borsellino (fratello del magistrato Paolo Borsellino e coautore del libro “Fino all’ultimo giorno della mia vita”), Giovanni Impastato (fratello del giornalista Peppino Impastato e coautore del libro “Resistere a mafiopoli”), Annalori Ambrosoli (moglie del commissario liquidatore della BPI Giorgio Ambrosoli), Alessandra Clemente (figlia di Silvia Ruotolo, vittima innocente della Camorra) e Giovanna Maggiani Chelli (presidente associazione familiari strage di via dei Georgofili a Firenze).

– i testimoni di giustizia: Piera Aiello e Ignazio Cutrò (presidente Associazione Testimoni di Giustizia).

– gli attori antimafia: Giulio Cavalli e Alessandro Gallo (figlio del camorrista Gennaro Gallo).

– i sindaci in prima linea contro la criminalità organizzata: Maria Carmela Lanzetta (Monasterace, provincia di Reggio Calabria) e Gianni Speranza (Lamezia Terme, provincia di Catanzaro).

– il presidente nazionale dell’ANPI Carlo Smuraglia (già membro del Consiglio Superiore della Magistratura e professore universitario).

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«Ho visto i dinosauri»

«Non è sucesso niente». 40 roghi a Reggio Emilia -parte 2

VEDI LA PRIMA  PARTE DELLA VIDEO-INCHIESTA

C’è chi si è spinto a parlare di «guerra di mafia». Certamente nella provincia di Reggio Emilia negli ultimi mesi si sono verificati decine e decine di roghi di probabile origine dolosa a danno di cantieri edili, camion, automobili, abitazioni, locali notturni e aziende. Su diversi di questi incendi sta indagando anche la Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna.

La video-inchiesta collega i nomi, i cognomi, i dati, i numeri e i fatti inerenti i quaranta incendi che hanno bruciato la provincia di Reggio Emilia in soli dodici mesi, a partire dal 7 novembre 2012, data in cui sono stati dati alle fiamme nove camion. Giorgio Grandinetti, procuratore capo di Reggio Emilia, ha definito la situazione «allarmante» e ha confermato la contiguità di diversi roghi con la criminalità organizzata.

Domenico De Iesu, capo della squadra mobile della Questura di Reggio Emilia, intervistato dalla web-tv Cortocircuito, ha dichiarato che «il numero di roghi è impressionante per una città come Reggio Emilia». E ha puntato il dito contro i troppi cittadini che non denunciano: «Io non posso credere che nessuno ha visto e sentito nulla quando brucia un’autovettura di pomeriggio in una zona densamente abitata. L’omertà non esiste solo al Sud».

La video-inchiesta della web-tv Cortocircuito è stata proiettata in anteprima la sera di martedì’ 17 settembre 2013 in una Sala del Tricolore gremita; erano presenti anche le massime autorità cittadine e il magistrato Marco Imperato.

VEDI LA PRIMA PARTE DELLA VIDEO-INCHIESTA

www.cortocircuito.re.it

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Denunciare le mafie a Reggio Emilia e a Partanna. Incontro con la testimone di giustizia Piera Aiello (video di sintesi)

‘Ndrangheta a Reggio Emilia e dintorni. Incontro con il procuratore Gratteri e il prof. Nicaso (video di sintesi)

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