“GIOVANI A REGGIO EMILIA CONTRO LE MAFIE” è un gruppo di studenti, nato da un viaggio antimafia in Calabria della Leva Giovani del Comune di Reggio Emilia, che ha deciso di dare vita a un progetto di sensibilizzazione sul tema delle mafie. Il gruppo ha promosso iniziative, banchetti, incontri di sensibilizzazione e informazione, volantinaggi.
Elenco delle attività, svolte insieme all’associazione Cortocircuito (per altre informazioni aggiornate visitare il sito internet: www.cortocircuito.re.it):
– Organizzazione di laboratori di giornalismo d’inchiesta antimafia nelle scuole superiori di Reggio Emilia, in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia.
– Conduzione e coordinamento di incontri aperti alla cittadinanza con magistrati, giornalisti, esperti e scrittori.
– Realizzazione di diverse video di approfondimento su tematiche di confine tra mafie e altri mondi.
– Realizzazione di iniziative antimafia in quasi tutte le scuole superiori di Reggio Emilia.
– Organizzazione di serate di cineforum, proiettando film sulla criminalità organizzata.
– Realizzazione di decine di video-interviste a personalità di spicco nella lotta al crimine organizzato. Sono state poste domande sia a esponenti locali che nazionali.
– Realizzazione di numerose interviste a cittadini sulla conoscenza del fenomeno a Reggio Emilia, ponendo le domande a persone di età e ceto sociale diverso. L’esperimento è stato ripetuto nel corso degli anni, così da riuscire a notare il cambiamento della percezione dei cittadini sulle mafie.
– Attività di volantinaggio per sensibilizzare la cittadinanza e per ricordare date particolarmente significative.
– Organizzazione di banchetti con materiale informativo, sia in occasione di incontri antimafia che nelle piazze di Reggio Emilia.
– Cortocircuito è stato media-partner ufficiale di tutte le edizioni del festival “Noi contro le mafie”, organizzato dalla Provincia di Reggio Emilia.
– Partecipazione a manifestazioni locali e nazionali sul tema, come la Marcia per la Pace di Assisi e la “Giornata in ricordo delle vittime di mafia”.